Ho sempre pensato che lo studio di architettura, o in generale, uno studio di progettazione è e deve essere visto come una azienda e come tale deve essere gestito e fatto crescere.
Indice
Il libro
Molte delle attività che un professionista deve fare sono legate anche alla natura imprenditoriale e manageriale, attività fondamentali per far crescere il proprio studio.
Qualche settimana fa mi sono imbattuto nel libro L’Architetto. Sette sfide manageriali per la crescita professionale ( B. Manzoni, L. Caporarello e F.A. Saviozzi) dove sono trattati proprio gli aspetti manageriali e gestionali che un professionista deve affrontare se vuole poter far crescere ed evolvere il proprio studio di progettazione.
L’architetto
Sette sfide manageriali per la crescita professionale
Attraverso una serie di casi reali, a mio parere, gli autori sono riusciti a dare una risposta chiara e lineare alle sette sfide manageriali riportate nel titolo:
- La sfida imprenditoriale cioè come riuscire a sviluppare e far crescere lo studio di architettura
- La sfida dei clienti cioè come poter generare valore per il cliente attraverso il cliente
- La sfida delle persone, una tra le più complicate, e cioè quella di riuscire a far crescere le persone come importanti risorse dello studio che poi permette di sviluppare la prossima sfida
- La sfida del team e cioè come creare e gestire il team di lavoro in modo efficace e produttivo
- La sfida dei progetti e cioè come riuscire ad applicare strumenti di project management a commesse di varie dimensioni
- La sfida dei numeri, cioè come poter applicare dei sistemi di misurazione così da valutare i risultati economici dello studio
- La sfida della crescita, ultima sfida che analizza quali strategie adottare per crescere
Per chi è questo libro
Personalmente reputo questo libro un buon punto di partenza per capire e analizzare le dinamiche di come uno studio di progettazione può approcciare il mercato.
Per citare gli autori “È necessario per gli architetti italiani riappropriarsi del significato imprenditoriale del loro ruolo, che non può più limitarsi al solo “fare architettura”, ma deve orientarsi in modo nuovo al “fare impresa di architettura”.
In linea di massima è un libro per tutti gli Architetti, o in generale, per tutti i titolari di studi di progettazione. Lo trovo particolarmente indicato e stimolante per chi vuole far crescere il proprio studio e di conseguenza il proprio business.
Conclusione
Un libro sicuramente consigliato per le nuove generazioni ma anche per chi svolge la professione da anni.
I temi trattati permettono di guardare la professione con occhi diversi e questo, spero, può essere uno stimolo per organizzare in modo differente lo studio e il lavoro così da gettare le basi per una crescita rivolta a essere più impresa.